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PostHeaderIcon IL DECRETO STADI E’ LEGGE

Il governo ottiene la fiducia al senato sul decreto stadi con 164 sì e 109 no. Il provvedimento diviene così legge dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, visto che era già stato approvato dalla Camera. La fiducia era stata chiesta in mattinata dal ministro della Giustizia, Andrea Orlando. Il provvedimento riguarda disposizioni urgenti in materia di contrasto a fenomeni di illegalità e violenza in occasione di manifestazioni sportive. Nuove norme per daspo di gruppo, pistola elettrica ai poliziotti, tifosi sorvegliati speciali, ma anche risorse per far fronte all’accoglienza di richiedenti asilo e immigrati.

Il decreto era stato al centro delle polemiche dopo che Matteo Renzi aveva espresso la volontà di far pagare ai club gli straordinari delle forze dell’ordine per le partite. Il pacchetto di norme prevede, infatti, l’onere a carico dei club di versare una quota dell’incasso (dall’1 al 3 per cento) per pagare gli straordinari delle forze dell’ordine addette alla sicurezza. Non si fa attendere la reazione di Maurizio Beretta, presidente della Lega di A: “Confermo l’apprezzamento per i contenuti del provvedimento sicurezza, anche perchè sostanzialmente concordati tra le istituzioni e le componenti dello sport, ma quella imposta per coprire i costi è iniqua”. Per Beretta “il calcio italiano (e in particolare la serie A) è un contribuente molto importante e assicura all’erario entrate dirette e indirette significative. Già da tempo inoltre – conclude – copre tutte le spese relative alla sicurezza all’interno degli impianti”. Previsto anche il daspo di gruppo. Ai tifosi violenti lo stadio sarà interdetto più a lungo. Il divieto di accesso varrà infatti per almeno 3 anni nei confronti dei responsabili di violenze di gruppo e da 5 a 8 anni nel caso di recidivi. Non solo: si amplia la platea dei potenziali destinatari, che ora comprenderà anche chi è stato denunciato o condannato per l’esposizione di striscioni offensivi o violenti o razzisti, per reati contro l’ordine pubblico e altri delitti gravi come ad esempio rapina, detenzione di esplosivi, spaccio di droga. Previsto anche il divieto di trasferta per uno o due campionati nel caso di gravi episodi di violenza: il ministro dell’Interno, per una durata fino a due anni, può infatti chiudere il settore ospiti e vietare la vendita di biglietti ai tifosi che risiedono nella provincia della squadra avversaria. Aumentano sensibilmente anche le pene per la frode in competizioni sportive: chi compra o vende una partita potrà rischiare in futuro fino a 9 anni di carcere.

Un altro punto inserito all’interno del decreto è l’avvio della sperimentazione della pistola elettrica per i poliziotti. “Il governo monitori con regolarità l’utilizzo della Taser e riferisca entro un anno i risultati in Parlamento”, chiedono i senatori del Pd, Roberto Cociancich e Rosa Maria Di Giorgi. Per gli esponenti democratici “è necessario verificare con strumenti adeguati e metodologie scientifiche e comparative con esperienze in altri paesi, gli effetti che la taser determina sulle condizioni di salute di chi viene colpito e degli utilizzatori. E’ giusto prevedere che la pistola elettrica non sia adoperata  – concludono i senatori – contro minorenni e persone con evidenti difficoltà fisiche, e comunque a evitarne l’uso ogni qual volta si possa ricorrere ad altri mezzi”.

Dura la posizione della Lega in aula, durante le dichiarazioni di voto: “Questo decreto-legge non e’ il ‘decreto stadi’ questo e’ il ‘decreto clandestini’, finanzia, con ulteriori 130 milioni di euro in maniera vergognosamente subdola, nascosta, l’accoglienza sottraendoli dal fondo espulsioni” ha detto in aula la senatrice della Lega Nord, Patrizia Bisinella. Il provvedimento individua, infatti, ulteriori risorse per far fronte all’accoglienza dei richiedenti asilo e all’eccezionale afflusso di immigrati sul territorio nazionale.

La fiducia chiesta al Senato sul decreto legge è la venticinquesima posta dal governo Renzi. Il via libera al testo è arrivato a tarda sera, al termine di una giornata intensa che ha portato il governo a porre la fiducia sul provvedimento tra mille polemiche dopo che un gruppo di 15 senatori aveva chiesto il voto segreto su 40 emendamenti al testo.

Giovedi 16 Ottobre 2014

Fonte: [www.repubblica.it]

Sezione: dal mondo Ultras

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